TUTTA COLPA DI VOLTAIRE (LA FAUTE A VOLTAIRE) |
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di Abdellatif Kechiche, con Sami Bouajila, Elodie Bouchez, Bruno Lochet, Aure Atika
(Francia, 2000)
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Vita e precari miracoli dell'immigrato arabo clandestino- quello che i francesi chiamano sans-papiers - per campare nella Parigi del miracolo economico. Una storia non proprio inedita; ma che, sul filo umanissimo della recitazione del bravo Sami Bouajila si schiude con l'ottimismo e la leggerezza di una favola moderna. Nella quale i tormenti sociali del protagonista vengono sviati verso una serie di itinerari tragicomici, comunque apparentemente meno drammatici: le sue disavventure sentimentali. Ed il Voltaire del titolo? È tutto nell'ironia corrosiva con la quale viene aggirato il meccanismo ottuso della burocrazia per ottenere al protagonista il permesso di soggiorno. O, ancora, nella sua meraviglia, nella sua innocenza di novello Candide incontrando i nuovi compagni; e, in particolare la ragazza maghrebina, Nassera, dal passato troppo sofferto per non tradire a sua volta. Una bella naturalezza: che dura fino a quando le inevitabili vicissitudini lo conducono ad altri incerti, quelli magari anche volonterosi dell'istituto di assistenza sociopsichiatrica. E quelli con Elodie Bouchez, magari anche fragile e toccante, ma invadente e terribilmente accademica nei panni di una psicolabile ninfomane. TUTTA COLPA DI VOLTAIRE perde allora parte della sua maggior qualità, la misura, la verità. Dimentica di star dipingendo l'innocenza; scivolando nel buonismo, anche se di uno spaccato sempre fresco ed intelligente. Ma dove un caso sociale è diventato un caso clinico.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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